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Il Registro dei Trattamenti
13 Gen 2020

Il Registro dei Trattamenti

Post by la redazione

Modello apposito per l’apicoltura predisposto dalla sanità veterinaria delle Marche

Come operatori alimentari e allevatori di “animali da reddito” siamo obbligati a rispondere alle normative che disciplinano la produzione primaria. Si tratta soprattutto di direttive e regolamenti europei che hanno condotto gli Stati dell’Unione ad armonizzare le regole del settore della produzione di alimenti (e non solo!) nel corso degli ultimi decenni.

Sono questioni molto delicate che coinvolgono tutto il settore della sanità animale, dall’autorizzazione ad aprire un impianto di lavorazione ai controlli sugli animali allevati, dal rispetto delle procedure di autocontrollo sui rischi per l’igiene, al contenimento delle patologie, dai tempi di sospensione nella somministrazione dei farmaci autorizzati e prescritti con ricetta medico veterinaria, alla repressione delle frodi e degli illeciti…

Il Registro dei Trattamenti deriva dall’intersezione di due ambiti strettamente connessi: la sicurezza alimentare – produrre cibo secondo procedure igieniche – e l’uso corretto dei farmaci veterinari – limitare (possibilmente non immettere) contaminazioni da farmaci nei prodotti alimentari. E’ uno schedario in cui si annotano tutti i farmaci che un allevatore somministra secondo date, numero di capi coinvolti, dati relativi alla ricetta rilasciata dal veterinario, tutti elementi fondamentali per la tracciabilità.

Come noto, i farmaci generalmente utilizzati in apicoltura ( Api-bioxal, Oxuvar, Oxybee, Varromed, Apilife Var, Thymovar, Apiguard, Polyvar, Varteminator, MAQS, Apifor60, Apivar, Apitraz, Apistan) non necessitano di ricetta veterinaria. Questo ha fatto sorgere il legittimo dubbio che l’apicoltura fosse esente dalla tenuta del registro, dubbio inizialmente avvalorato da alcune note interpretative del Ministero della Salute.

Tuttavia, le più recenti disposizioni normative rendono oramai de facto obbligatorio possedere un Registro dei Trattamenti validato dall’autorità veterinaria pubblica, dove annotare quanti alveari vengono trattati, in che data e con quali farmaci, conservando le prove di acquisto degli stessi e annotandone i numeri di lotto.

Come le altre associazioni di apicoltori, invitiamo tutti gli apicoltori – anche chi è in autoconsumo – a munirsi del Registro dei Trattamenti e di farlo vidimare presso l’Asur di competenza.

Possiamo acquistare il registro presso i rivenditori Buffetti, ma anche scaricarlo gratuitamente dal nostro sito. L’Asur dell’Area Vasta 3 della Regione Marche ha preparato un modello semplificato di facile compilazione, adatto alle esigenze dell’apicoltura, che sono semplificate rispetto ad altri tipi di allevamento.

Le principali fonti della normativa che ha istituito il Registro sono le seguenti:

La Direttiva 2004/28/CE recante il codice comunitario sui farmaci veterinari; i decreti legislativi attuativi 193/2006 – art 79 e 158/2006 -art 15 sono richiamati sul frontespizio del Registro dei Trattamenti;

Il Reg 178/02 che fissa i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare in Europa (e istituisce anche l’Autorità Europea sulla sicurezza alimentare, l’Efsa, che ha sede a Parma)

Il reg CE 852/2004, noto come Pacchetto igiene (contiene le norme relative all’autocontrollo note come HACCP, il protocollo sull’individuazione dei rischi igienici da parte degli operatori alimentari).

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