Grazie al rapporto stilato da ISMEA in collaborazione con l’Osservatorio del Miele, è stato possibile avere una stima attendibile delle gravi perdite economiche accusate nel 2019 dall’apicoltura nazionale causa il mancato raccolto di miele di acacia e lo scarso raccolto di miele di agrumi, i due mieli monoflora che costituiscono la parte più sostanziosa del reddito delle aziende apistiche. Le piogge e l’abbassamento delle temperature durante l’intero mese di maggio hanno richiesto interventi di nutrizione di soccorso e ovviamente ridotto le possibilità di buoni raccolti successivi. La situazione è stata ulteriormente complicata dalla difficoltà di contenere le sciamature.
La nostra regione ha riportato delle medie produttive molto basse, come testimonia il report annuale dell’Osservatorio del Miele.
Come accaduto anche in altre regioni d’Italia, anche la regione Marche è intervenuta con un aiuto economico mettendo a disposizione 250.000 euro che verranno ripartiti sul numero complessivo delle arnie di tutti gli aventi diritto.
I requisiti necessari per richiedere l’indennizzo sono semplici: essere apicoltori ovvero avere un codice di anagrafe apistica, detenere sole trenta colonie (somma di famiglie e nuclei facendo riferimento alla denuncia alveari fatta entro il 31 dicembre 2018), avere partita iva ed essere iscritti alla Camera di Commercio, come sempre essere in regola con i versamenti contributivi.
La domanda è inclusa nel bando (potete consultarla qui) oppure potete scaricarla separatamente da questo link. Oltre ai dati anagrafici, bisogna indicare il proprio IBAN ed allegare una copia di un documento di riconoscimento. Necessario è compilare l’allegato B, che riguarda alcune dichiarazioni relative al regime de minimis entro cui si configura questo aiuto al reddito (il regime de minimis prevede aiuti di piccola entità per i quali è previsto un tetto massimo di 20.000 euro in tre anni).
Non è necessario allegare nient’altro; bisogna dichiarare, a fini fiscali – dato che si tratta di somme erogate come aiuto al reddito e non a fronte di acquisti o investimenti) se il proprio reddito è da agricoltura o d’impresa. Nel secondo caso infatti si sarà assoggettati ad una trattenuta del 4% alla fonte effettuata dall’ente erogante (la Regione).
E attenzione, si potrà inoltrare la richiesta SOLO PER VIA ELETTRONICA alla pec dell’ufficio competente della Regione: regione.marche.agricoltura@emarche.it
La scadenza del bando è stata prorogata da fine marzo al 15 maggio; la delibera pone un tetto massimo all’indennizzo di 15 euro per arnia dichiarata; facilmente la somma risultante, considerata l’ampia platea a cui è rivolta (non solo apicolture professioniste ma anche hobbisti con 30 alveari) non supererà i 10 euro/colonia.
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