La pubblicazione del Bando sui co-finanziamenti per lo sviluppo del settore apistico nelle Marche è arrivata a fine gennaio, un ritardo rispetto ai tempi canonici (dicembre) a causa delle novità procedurali dovute all’inserimento della materia all’interno della più ampia e complessa normativa sulla nuova PAC 2023-2027.
Per gli amanti della normativa, a monte ci sono il nuovo Reg. (UE) 2021/2115, il decreto ‘apicoltura’ del MASAF (Ministero agricoltura) 614768 del 30.11.22 e la delibera della nostra Regione DGR 1728 del 19.12.2022.
Cosa cambia, cosa resta
L’impianto del Bando è del tutto simile a quelli passati con delle novità da segnalare.
Non è più attivato – a livello nazionale – il cofinanziamento per le analisi sui prodotti dell’apicoltura, miele in primis, ma non solo (polline, cera, propoli). Ci eravamo abituati bene, con il laboratorio dell’Assam, ora AMAP, a nostra disposizione per riscontri importanti sulla qualità dei nostri prodotti a dei costi che i colleghi di fuori regione ci invidiavano. In parte si dovrebbe riuscire a recuperare sul miele grazie ad un progetto congiunto associazioni/AMAP previsto dal tavolo regionale sull’apicoltura. Un po’ di pazienza e dovremo avere riaperta anche se con dei limiti quantitativi questa opportunità.
E’ stata attivata una nuova linea di finanziamento per l’acquisto di materiale biologico: sciami, regine, pacchi d’ape, sotto il vincolo imprescindibile della certificazione di apis mellifera ligustica di cui dovrà munirsi il venditore se l’acquirente vorrà beneficiare di un cofinanziamento sulla spesa (misura B.3).
L’intensità degli aiuti ovvero la percentuale di cofinanziamento – che come sempre ESCLUDE l’IVA – non è mai inferiore al 60%.
Nel caso dei farmaci anti varroa – come tutti saprete ormai! – si arriva al 75% poiché l’acquisto avviene attraverso le forme associate (misura B.1.2), possibilità che, pur offerta dal Decreto ministeriale anche sulle altre misure B, non è stata presa in considerazione nella nostra Regione perché richiede un impegno finanziario difficile da affrontare anche per le associazioni più strutturate.
Si conferma nuovamente il contributo sull’acquisto di arnie (misura B 1);
e anche quello molto più importante sulle attrezzature di campo e laboratorio (misura B5);
scorporate da quest’ultima azione le bilance, inserite in una voce a parte che vede beneficiarie solo le apicolture che denunciano più di 200 alveari (misura B2, una nuova misura destinata ad acquisire strumenti e attrezzature digitali specifici, come ad esempio le centraline meteo);
Attenzione! tutto avverrà attraverso il portale del SIAN www.sian.it, sia il download della domanda di premio, sia download di quella di pagamento.
Attenzione! visto lo scivolamento temporale del bando di oltre un mese rispetto ai tempi canonici cui eravamo adusi, qualora si dovesse procedere a pagamenti prima della chiusura dell’istruttoria e quindi prima di sapere se la richiesta sia o meno accolta, ci si dovrà servire di un CODICE UNICO DI PROGETTO detto CUP MASTER, riportato nel Bando. Non è un aspetto formale, ma sostanziale: se chiediamo che i nostri investimenti vengano finanziati, dobbiamo riportare nella contabilità che li giustifica (fatture/ricevute/bonifici) il riferimento al Bando attraverso questo codice numerico:
CUP MASTER n. B39I23000030007, Reg. (UE) 2021/2115
Come in precedenza, solo dopo l’approvazione della graduatoria, ogni singolo beneficiario ammesso riceverà un nuovo Codice Unico di Progetto degli investimenti pubblici (CUP di progetto) che dovrà essere riportato sempre seguito dalla sigla Reg.(UE) 2021/2115.
Finiamo con i numeri: la cifra totale a disposizione quest’anno è quasi doppia rispetto allo scorso anno: sono 701.000 € a fronte di un investimento complessivo di 901.000 €. I fondi destinati direttamente agli apicoltori sono circa la metà; l’altra metà viene destinata alle Associazioni che li rappresentano e assistono (per pagare il lavoro dei tecnici apistici, per formazione e aggiornamento dei soci con seminari o corsi, per promuovere il consumo dei prodotti dell’alveare, novità di questo bando) e all’AMAP per i suoi corsi di specializzazione.
Come lo scorso anno, il bando rimanda a prezziari regionali per le arnie e per alcune attrezzature da laboratorio. Per tutto il resto sono necessari come sempre tre preventivi confrontabili e una relazione tecnica che giustifichi la scelta.
Il bando è visibile sul sito della regione a questo link.
ATTENZIONE: La documentazione da produrre con la richiesta di contributo non è complicata, ma bisogna tenere presente che tutta la procedura necessita a priori che sussista un fascicolo aziendale (e una pec!!!) aperto presso un CAA, centro di assistenza tecnica in agricoltura (o un tecnico agronomo). L’assenza del fascicolo porta all’esclusione dai benefici del bando.
La pratica si effettua operando sul sistema informatico nazionale, il SIAN, previo accreditamento con carta nazionale dei servizi CNS (o tessera sanitaria abilitata), carta d’identità abilitata o SPID. Passare per un CAA, se non si è sicuri di sapersi muovere tra le insidie delle procedure digitalizzate, costa qualcosa ma aiuta a mantenere la calma.
Effettuato l’accesso al SIAN, si dovrà entrare nella sezione SERVIZI/GESTIONE/ZOOTECNIA/NUOVA GESTIONE DOMANDE MIELE
SCADENZA: lunedì 27 febbraio 2023.
L’istruttoria dura 60 giorni, quindi si arriverà alla fine di aprile; la graduatoria uscirà durante il concitato lavoro sul campo di maggio, perciò è d’obbligo un appunto sul calendario ben evidenziato.
Segue la fase di rendicontazione, che si chiude il 31 luglio 2023, con la presentazione delle fatture quietanzate. La richiesta di pagamento si farà sul sito del SIAN (domanda di pagamento), in modo simile alla domanda iniziale. Il mese di agosto è dedicato ai controlli (collaudi). Se tutto procede correttamente, l’erogazione del contributo verrà fatta da AGEA entro il 15 ottobre 2023.
Vi consigliamo la lettura integrale e puntuale del Bando se siete interessati a concorrere; qui di seguito riassumiamo tutti i punti salienti misura per misura in forma di tabelle. I nostri tecnici sono a disposizione per qualsiasi chiarimento ai soliti recapiti.
Per quanto riguarda la misura B.1.2, il cofinanziamento sui farmaci antivarroa, gli apicoltori interessati devono contattare i tecnici apistici dell’Associazione poichè il cofinanziamento è erogabile solo attraverso la richiesta collettiva trasmessa dall’Associazione.
Responsabile del procedimento è il Funzionario Roberto Gatto (tel. 071 806 3651, email : roberto.gatto@regione.marche.it , Via Tiziano n. 44 – 60125 – ANCONA), Direzione Agricoltura e Sviluppo rurale, Settore Politiche faunistico venatorie e ittiche – SDA PU.
pec: regione.marche.agricoltura@emarche.it
0 Comments