Non avete ristretto ancora le famiglie? Forse abbiamo ancora tempo (complice un inverno sempre più latitante).
L’invernamento è una fase delicata, forse la più delicata della conduzione apistica: abbiamo poco margine di errore e poco spazio di manovra per poter operare. Il contenuto di questo articolo è da considerarsi la parte finale del lungo processo che porta le api da fine estate a prepararsi all’inverno.
Se l’invernamento di famiglie forti e popolose non desta troppe preoccupazioni (sapendo che i tassi di infestazione della varroa sono a livelli minimi, avendo fatto i trattamenti invernali adeguati ), meno scontato potrebbe essere per quelle colonie per cui l’invernamento risulta essere in partenza una scommessa.
Le immagini precedenti (tratte dalla rivista “L’apicoltore italiano”) sintetizzano il procedimento del restringimento delle famiglie anche se secondo me è sempre meglio disporre la famiglia al centro tra due diaframmi. Mi spiego meglio: vanno tolti dall’interno dell’arnia i telaini non adeguatamente presidiati dalle api e bisogna stringere la famiglia al centro ponendo ai lati due diaframmi ed eventuali telaini di scorte; i vecchi telaini da svuotare (contententi un po’ di miele) vanno posizionati oltre i diaframmi. Se si ritiene opportuno si può riempire l’intercapedine che si crea tra diaframma e parete laterale dell’arnia con del materiale coibentante (pannelli di polistirolo da 5 cm, quelli utilizzati in edilizia per realizzare il cappotto esterno delle abitazioni adeguatamente ritagliati). Sul coprifavo si può mettere altro materiale coibentante e giornali. Ovviamente bisogna ristringere gli ingressi se ancora non si è provveduto a farlo.
I telaini in eccesso e privi di scorte non vanno posizionati oltre il diaframma: se utilizzati già da 4/5 anni vanno eliminati oppure custoditi in locali chiusi e freschi a temperatura costante. Personalmente li tengo chiusi in arnie da 6 o in apposite scaffalature in una stanza a temperatura controllata onde evitare l’attacco da parte della tarma della cera.
Specialmente per le famiglie piccole è necessario restringere il più possibile; sul coprifavo se lo riempiamo di polistirolo è bene avere l’accortezza di ricavare un vano per l’alimentazione di sostegno (candito).
Queste famiglie vanno coccolate monitorando il consumo di candito: deve essere continuo e senza picchi.
Le foto precedenti si riferiscono a piccole famiglie che hanno dato poi grandi soddisfazioni nella pessima stagione 2019 in cui alcune hanno riempito 3 e addirittura 4 melari durante il raccolto della sulla.
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