La Regione Marche, nel corso del 2012, provvede a riconoscere l’apicoltura, attraverso la Legge Regionale numero 33, quale attività fondamentale per la salvaguardia della biodiversità e per lo sviluppo delle produzioni agricole.
In uno dei passaggi più qualificanti della stessa legge vengono vietati, durante il periodo di fioritura, tutti i trattamenti fitosanitari ed erbicidi (art. 8).
L 33/2012, art 8, comma 1.
Durante il periodo di fioritura sono vietati i trattamenti con prodotti fitosanitari ed erbicidi su vegetazione spontanea, su colture erbacee, arboree e ornamentali. I trattamenti fitosanitari sono altresì vietati in presenza di fioritura delle vegetazioni sottostanti le coltivazioni. In tale caso il trattamento può essere eseguito solo se è stata preventivamente effettuata la trinciatura o lo sfalcio di tali vegetazioni con asportazione totale delle loro masse, o nel caso in cui i fiori di tali essenze risultano completamente essiccati in modo da non attirare più le api.
Tale lungimirante misura, condivisa nelle altre regioni italiane e da molti paesi nel mondo, nonché supportata dalla comunità scientifica internazionale, trova la sua giustificazione nell’importanza della difesa degli insetti impollinatori. Astenersi dall’uso dei pesticidi in fioritura rappresenta, infatti, il primo passo per promuovere una agricoltura più sostenibile, sia sul piano ambientale sia, di conseguenza, su quello più strettamente economico.
Accade ora che in piena pandemia, in un momento di particolare gravità e difficoltà per le persone dell’intero pianeta, venga presentata dal Consigliere Regionale Federico Talè, in data 6 Maggio 2020, una proposta di modifica della legge regionale in materia di apicoltura, nella quale si permette di derogare al divieto generale di effettuare trattamenti fitosanitari nei momenti di fioritura.
La proposta recita testualmente:
Art. 1 (Modifica all’articolo 8 della l.r. 33/2012)1. Dopo il comma 1 dell’articolo 8 della legge regionale 19 novembre 2012, n. 33 (Disposizioni regionali in materia di apicoltura)è inserito il seguente:“1 bis. I trattamenti specifici contro le micosi di colture erbacee, nonché contro le ticchiolature delle pomacee e le moniliosi delle drupacee possono venire effettuati con prodotti selettivi, anche durante le fioriture, nei casi di necessità accertati dalla struttura regionale competente.”
https://www.consiglio.marche.it/banche_dati_e_documentazione/iter_degli_atti/pdl/scheda9.php?id=1921
Come apicoltori e come cittadini ci sentiamo indignati di fronte a tale prospettiva che riteniamo pericolosissima.
Viviamo in un mondo nel quale gli insetti, anello fondamentale della biodiversità sul pianeta, stanno scomparendo. Dove i problemi ambientali si presentano con crescente gravità e frequenza.
Non riteniamo accettabile che la nostra regione, piuttosto che proporre un modello di sviluppo fondato sulla difesa dell’ambiente, sulla tutela della salute e sulla qualità del cibo, pensi di ridurre quelle poche tutele oggi esistenti ed aggravare una situazione ambientale già ampiamente allarmante.
Chiediamo quindi, con forza, al Consiglio e alla Giunta Regionale delle Marche, non solo di rigettare qualsiasi tentativo di riduzione delle tutele oggi presenti ma di impegnarsi a promuovere un tipo di agricoltura e di gestione del territorio che vadano sempre più nella direzione di una crescente difesa e valorizzazione della salubrità dell’ambiente di cui siamo tutti parte.
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