TÊTE À TÊTE

Sarà un cliché, ma Novembre si è fatto nel tempo una fama oscura e caliginosa. Non siamo riusciti a resistere alla tentazione di pubblicare due foto, lasciando a quella del nostro socio Giacomo P. la copertina.

La foto ha sorpreso una larva di Acherontis atropos, la nota sfinge testa di morto, una falena che ha la capacità unica di emettere un grido – forte e acuto! – con la faringe, accrescendone la fama sinistra legata al disegno vagamente simile ad un teschio che reca sul dorso.

La seconda immagine è il vestibolo di un nido di Vespa crabro, il calabrone più diffuso sul nostro territorio. Appeso ad una acacia a circa cinque metri da terra, questo barocco insieme di ingressi e uscite ci ha suggerito degli accostamenti multpipli.

Ci sono delle forti assonanze tra i due soggetti, che gli apicoltori sentono vibrare all’istante. Entrambi gli insetti sono dei vessatori estivi delle api mellifere: la sfinge testa di morto cerca di introdursi col favore delle tenebre e senza invito negli alveari per saccheggiarne le prelibatezze; i calabroni predano le bottinatrici nei pressi gli alveari, alla luce del sole, per mangiarsele in pochi bocconi.

Questi incontri ce ne hanno suggeriti altri, ravvicinati ma con ben poco di romantico: dei tête à  tête, appunto…

Una maschera della tragedia greca conservata al Museo del Pireo e l’ingresso vorace del nido aggrappato al tronco di una acacia;

Il volto di Jody Foster con la bocca sigillata da una sfinge testa di morto nel poster del Silenzio degli Innocenti; sul suo dorso il teschio è in realtà un’opera di Dalì, una illusoria maschera dell’impermanenza.

Inviateci le foto che vi raccontino in apiario, che ritraggano api nelle arnie o affaccendate al raccolto, quelle che avete scattato per caso o che raccogliete in continuazione perché le api sono davvero fotogeniche e non ce ne stanchiamo mai!

A nostra cura la scelta della/e foto migliori in risalto sul sito per il mese successivo.

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