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FEBBRAIO
4 Feb 2025

FEBBRAIO

Post by la redazione

Nel primo lunedì non festivo del mese, con qualche occasionale eccezione, ci diamo appuntamento per non perderci di vista; l’apicoltura è una attività in solitaria e il confronto tra colleghi è d’obbligo.

Febbraio: chiari i segnali di una primavera ‘botanica’ pronta ad irrompere. Molteplici le fonti di polline che aiutano l’allevamento di nuova covata con corrispondente aumento dei consumi. Non appena il sole si mostra, le temperature salgono rapidamente e le visite agli alveari sono possibili se ritenute necessarie (stringere/adattare i nidi alla popolazione presente, aggiungere scorte, eventualmente ricorrere al candito).

Nel prossimo Ritrovo del lunedì vi invitiamo a fare un passo avanti: le ripartenze delle api sono ingannevoli, paiono lente, ma senza un minimo di allenamento finiamo superati ‘a destra’ da sciamature e carico di varroa.

Sarebbe bello non dover pensare alla varroa… ma un’ape mellifera in grado di convivere e tenere a bada il suo esotico parassita ci appare per ora come il tesoro in fondo all’arcobaleno. Quindi: se piove, intanto, apriamo l’ombrello.

L’uso dell’acido ossalico in assenza di covata è riconosciuto come il trattamento con la maggiore efficacia in termini di percentuale di abbattimento di varroa; tuttavia, non siamo ancora in grado di comunicare con danze e feromoni per spiegare alle api che le regine dovrebbero essere messe a riposo ogni tanto per consentire una bella pulizia contro l’acaro menomatore.

Gli apicoltori sono cocciuti e non si scoraggiano; hanno approntato un catalogo abbastanza ampio di tipologie di intervento per raggiungere lo scopo dell’assenza di covata anche durante la fase crescente del ciclo di sviluppo dell’alveare. La regina può essere ostracizzata (asportazione), messa agli arresti domiciliari (ingabbio su telaio), rinchiusa in cella d’isolamento (più o meno confortevole), a volte destinata senza clamori a finire come Maria Antonietta d’Austria.

Pensavate di averle viste tutte?

La prossima forse ancora vi manca …

Ce la illustrerà Paolo Betti, tecnico apistico di ARPAT (l’Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani). Apicoltore e produttore di regine, non ha quel timore reverenziale che spesso ci mette in difficoltà nel ‘manipolare’ l’unica femmina fertile dell’alveare.

Paolo Betti ci aspetta il 10 febbraio, su GMeet, secondo ospite dei nostri Ritrovi del lunedì. A presto!

Gli incontri sono riservati ai soci. Per partecipare segui le istruzioni per iscriversi all’associazione.
Ti aspettiamo al prossimo ritrovo del lunedì!

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